domenica 30 maggio 2010

Abbasso le tende del mio terrazzo,\ passo e tengo un bicchiere di caffè.\ Il fumo esce fragrante e sale,\ impatta in rivoli sul tessuto delle tende che lo assorbe\ e un po' prosegue.\ Come il sipario del teatro alzo\  lo sguardo su questi miei palazzi,\  sui fuochi d'artificio,\ sul cielo della notte in questa città che non è mai nero\ per quanto si sforzi\ anche alle 4 del mattino una luce fioca brilla sempre, e non ci sono mai le stelle\ mentre adesso che ti penso ritornano\ i tuoi occhi scuri\ profondi come la paura che ho di aprire bocca in tua presenza\ e di dirti ciò che penso\ le mie labbra sempre secche e le parole che non trovo\ e intanto, questi fuochi d'artificio, e questi miei palazzi\ sono come Kutuzov dopo la battaglia\ prima o poi vincerò io

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