domenica 30 maggio 2010

Ci sono Uomini che sono regolari.
Gente che sa esattamente quello che deve fare.
Ci sono persone che riescono a programmare la propria vita e le proprie cose, ad avere piani per tutto, a gestire con esattezza sentimenti e sensazioni, a scrivere meravigliosi calendari di carta per scandire ogni lavoro. Ci sono persone che sanno quello che fanno, che compiono quello che vogliono e, se non hanno qualità, sopperiscono con la forza.
Io, di parte mia, non ho mai avuto questo valore, e la mia sregolatezza non è certo un vanto da bohemienne, ma un limite pesante, e un cruccio di cui chiederò conto a Dio o a chi per lui, un giorno. Non so quale peccato ho compiuto per meritarmelo, ma la mia vita è un grande saliscendi, fatto di corse repentine e di stasi preoccupanti, di giorni che cominciano alle 10 senza un senso e di levate repentine. Ho provato di tutto e non funziona, e mi vergogno, mi vergogno in maniera spaventosa delle mie mancanze, e del tempo sprecato, e dei miei difetti, e dell'impossibilità di compiere le cose. Come un calciatore giovanotto, cui il destino ha dato un piede buono e cui la notte è sempre troppo corta, passo da brillanti affermazioni a cadute spaventose; e su tutto questo, mi percuote la paura di sbagliare, di non incidere, e di passare. Io sono Evaristo Beccalossi, e come la mezzapunta dell'Inter faccio e disfo, mi esalto e cado, e tutto sommato non sono che nessuno.
Tra due giorni si decide la mia vita e tu non ci sei, Giulia. Io mi sento sempre solo e penso, mia cara, che su questo letto non ho mai voluto sesso, anche se ripenso ai giorni lieti in cui eri mia.
Quello che volevo era il tuo affetto.

2 commenti:

  1. due giorniiiiiiiiiiiiiii???? ke succede tra 2 giorni??

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  2. Non sono Giulia, però mi ricordo perfettamente che si avvicina un momento decisivo. Boh. Sarà che ti voglio bene.

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